Mario Tamponi Zurück
La luce Inno alla magia del cosmo „Sia la luce!“ dice la Parola e vede che la luce è buona perchè splende e rischiara ogni altra cosa creata; perchè porta con sè i colori dell’arcobaleno e li diffonde: di azzurro dipinge cielo e mare, di rosso i vulcani generosi di lava e le galassie che corrono lontane. Col calore trasmette le stagioni e il pulsare del cuore, la fragranza del pane e del vino, il sorriso e il piacere del bello, l’amore e la morte che spera. È il principio di spazio e tempo, la luce, che tutto contrae e dilata, è principio di metamorfosi di massa in energia, di energia in massa. A trecentomila chilometri al secondo batte tutti perchè è leggera leggera e tutto il resto che pesa non dispone di energia sufficiente. La sua velocità è costante in ogni direzione, è l‘asse del cosmo, il perno di ogni moto, anche di quelli che sembran bizzarri. Spazio e tempo dell‘esser materia intrecciati si plasman a vicenda e così ogni cosa ha la velocità della luce: quanto più nello spazio tanto meno nel tempo, quanto più nel tempo tanto meno nello spazio. Ci vorrebbe energia infinita per poterci affiancare alla corsa della luce senza tempo e allora si fermerebbe anche il nostro e avremmo esperienza d’eterno. Si ferma ai bordi dei buchi neri dov‘è la gravità, spaziotempo curvato, a frenarla; risucchiandola il passato diventa futuro e il futuro passato. Con la magia della luce spazio e tempo perchè convertibili non sono contenitori di nulla; sono dentro a tutto ciò che si muove nel cosmo, che non è fatto di oggetti, è fatto di eventi che son relazioni, processi senza percorso e traguardo tracciati. La luce ci compone fughe alla Bach di passati lontani dentro il nostro presente e col firmamento che percorre discreta ci traduce il concerto sublime in nenie d’infanzia. Si combina con tutto, la luce, è leggera senza essere spirito; spirito è l‘amore della Parola che la crea, è l‘amore dell’uomo a sua immagine nato da donna. Dello spirito la luce è metafora, metafora del Cristo che frange le tenebre, come quella del sole platonico fuori caverna che dona armonia e sapienza. Non è origine, la luce, dalla Parola emana e le è testimone. È parte del mondo che illumina e che noi ricreiamo. Come nostra fattura ci accompagna per non farci prodotto dei nostri prodotti. E non si spegne, la luce. Rischiara le giostre del nostro cammino e i cieli dei sogni, così continua a guidarci anche dopo la fine degli anni perchè nell’Eden rinato è ancora di casa. Mario Tamponi